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Vitamina C, quali Integratori Naturali scegliere?

Pastiglie integratori

Vitamina C: quali sono gli integratori naturali più efficaci? È meglio la vitamina C contenuta in frutta e verdura oppure quella sintetizzata negli integratori?

Non ci sono differenze sostanziali tra la Vitamina C naturale e quella sintetizzata in laboratorio per produrre integratori e medicine. Quest’ultima, infatti, conserva intatte la sua attività biologica, l’efficacia e velocità con cui raggiunge la circolazione sistemica.

In altre parole, lintegratore di Vitamina C è dotato di “bioequivalenza”, cioè una parità terapeutica compatibile con l’acido ascorbico “al naturale” e la sua utilità si può evidenziare in alcuni trattamenti di lunga durata.

olio di moringa

Quando scegliere l’integratore di Vitamina C?

Per poter beneficiare in pieno degli effetti della Vitamina C, occorre seguire una dieta ricca di frutta e verdura di stagione, con un apporto vitaminico naturale adatto al periodo.

Tuttavia, quando occorre un “rinforzo” di acido ascorbico perché desideriamo potenziare le difese immunitarie o per altre ragioni mediche o nutrizionali, per orientarci al meglio, è necessario sottolineare che le effettive differenze tra vitamina di sintesi e alimento devono essere individuate nelle sostanze associate alla Vitamina C all’interno degli integratori; ad esempio, l’Acerola (nome scientifico Malpighia glabra) è presente spesso nei complessi multivitaminici per il ruolo fondamentale che gioca come fitocomplesso (inteso come insieme dei componenti chimici della pianta/frutto). Anche l’aggiunta di zinco, un oligoelemento molto importante per la salute umana, può stimolare il sistema immunitario. Lo zinco è, inoltre, coinvolto nei processi di riparazione dei tessuti e l’organismo riesce ad assorbirne solo il 20-30% di quello contenuto negli alimenti. Unito alla Vitamina C ne potenzia i suoi effetti benefici.

Integratore di Moringa con Vitamina C

L’integratore di Moringa (Moringa oleifera Lam., 1785) è estratto a partire da foglie e semi di una pianta ricchissima in Vitamina C; ad oggi è la specie vegetale con più nutrienti mai studiata, consumata anche come verdura fresca nei paesi d’origine (Africa, India, Filippine); ha il contenuto di clorofilla più alto finora riscontrato ed è usata per rinforzare le difese immunitarie dell’organismo. Ecco alcune delle proprietà della Moringa:

  • Contiene 7 volte la Vitamina C delle arance;
  • Ha un elevato contenuto di antiossidanti e composti fenolici, tra cui quercetina, zeatina, betacarotene;
  • Comprende Vitamina A e le vitamine del gruppo B;
  • È ricca di fotochimici essenziali come vitamine e minerali che la rendono un integratore utile per combattere la malnutrizione (Fao.org).

Come scegliere l’integratore di Vitamina C

L’integratore di Vitamina C va inteso, quindi, come un insieme di composti benefici. Infatti, l’insieme di molecole che attivano biologicamente i principi attivi che costituiscono una sostanza (ad esempio la “droga” contenuta in una pianta e in questo caso l’estratto di acerola) può avere effetti disparati, cioè differenti attività biologiche rispetto all’estratto puro di vitamina C.

L’estratto di Acerola, nei confronti della Vitamina C isolata sinteticamente, ha una diversa biodisponibilità; al pari dei frutti contiene flavonoidi e antiossidanti, molecole e vitamine come la B1,B2, PP e carotenoidi, un’elevata concentrazione di tannini che hanno un’azione astringente che fa da eventuale contrasto all’azione lassativa della Vitamina C pura.

Può un integratore di Vitamina C sostituirsi ad un alimento naturale?

È difficile che un integratore possa sostituirsi del tutto ad un’alimentazione sana ed equilibrata, ricca di nutrienti vitaminici, perché esiste una netta differenza tra l’assunzione di un alimento naturale ricco in vitamina C e l’estratto sintetico; come scritto poc’anzi, un alimento naturale generalmente contiene altre sostanze benefiche che ne supportano l’attività biologica.

Per beneficiarne, l’ideale sarebbe mangiare ogni giorno una certa quantità di vegetali appena raccolti; talvolta, per diversi motivi, non è possibile seguire un’alimentazione bilanciata e multivitaminica. L’Istituto Superiore di Sanità (ISS) evidenzia l’aumento di fabbisogno di Vitamina C e possibili carenze dopo interventi chirurgici, in gravidanza e allattamento, durante febbre o diarrea e per i fumatori. Il bisogno di ricorrervi è indicato dal medico curante.

Nei casi in cui sia necessaria un’opportuna integrazione vitaminica, se si desidera aumentare l’apporto di antiossidanti e di Vitamina C si può optare per integratori che li contengono, come estratti vegetali più ricchi, per fare un esempio, anche di rasveratolo, acido lipoico, tocoferoli e tocotrienoli. Altrimenti si possono scegliere gli integratori semplici di estratto puro di Vitamina C.

Sono diverse le fonti alimentari di Vitamina C e complessi antiossidanti. Tra queste troviamo ovviamente la frutta: agrumi, frutti di bosco, kiwi ma anche verdura e ortaggi come peperoni, peperoncini, broccoli, verdura e frutta fresca in generale (Vedi tabelle sotto).

Quali sono i cibi con una concentrazione più alta di Vitamina C?

  • Primo fra tutti l’Acerola, che contiene circa 1000-4500 mg di vitamina C per 100g;
  • Rosa Canina (Rosa canina L.) con 300-1700 mg di vitamina C ogni 100 g;
  • Baobab (Adansonia digitata L.) con 150 – 499 mg di vitamina C per 100 g;
  • Camu Camu (Myrciaria dubia), 2000-3000 mg di vitamina C ogni 100 g;
  • Kakadu Plum (Terminalia ferdinandiana Exell) con circa 3200-5000 mg di vitamina C ogni 100 g.

Più il frutto o la verdura sono conservati a lungo, maggiore è la perdita dei nutrienti e della Vitamina C in essi contenuta.

Per questo motivo spesso si scelgono gli estratti e integratori di Vitamina C e dei frutti, che preservano i principi attivi mediante un apposito processo estrattivo e conservativo.

Altre importanti fonti alimentari di Vitamina C, sicuramente più a portata di mano sono, in forma di prodotto fresco:

  • Peperoni rossi e verdi;
  • Kiwi;
  • Arance e agrumi;
  • Fragole;
  • Pomodori;
  • Ribes nero;
  • Broccoli;
  • Cavoli;
  • Cavoletti di Bruxelles;
  • Spinaci;
  • Patate.

(Fonte: Iss)

Effetti collaterali della Vitamina C, quali sono?

L’eccesso di Vitamina C (oltre 1 g il giorno) può produrre effetti collaterali anche sgradevoli che vanno dal mal di testa alla nausea, dalla flatulenza al dolore di stomaco, dall’insonnia, diarrea fino ai calcoli renali.

Anche l’associazione con altri farmaci va tenuta sotto controllo; bisognerebbe stare attenti all’alluminio contenuto nei medicinali, alle statine e niacina (Vitamina B3 somministrata a chi ha il colesterolo alto), ai contraccettivi orali e alla terapia ormonale sostituiva, al farmaco anticoagulante warfarin, alla chemioterapia; troppa vitamina C potrebbe inibire l’azione dei farmaci e dare luogo a problematiche collaterali anche gravi. Interrompendo l’assunzione dell’integratore di Vitamina C i sintomi dovrebbero scomparire.

Infine, poiché la Vitamina C estratta sinteticamente è spesso accompagnata da altre sostanze, ciò potrebbe arrecare fastidi in alcuni pazienti che manifestano allergie multiple.

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ultimo aggiornamento: 11 Giugno 2024 11:52

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